Giovedì, 28 Maggio 2015 00:00

La surroga del mutuo oggi: una grande opportunità di risparmio

La surroga del mutuo oggi: una grande opportunità di risparmio

Con l'Eurozona entrata ufficialmente nella trappola della liquidità e con la Banca Centrale Europea che continua a tagliare i tassi, l’aver stipulato in passato un mutuo a tasso fisso non risulta più essere una scelta conveniente.
Conviene probabilmente valutare le nuove opportunità offerte dal mercato, influenzate positivamente da tali eventi, e provare a risparmiare.


Per farlo vi sono due possibilità :
1. La Surroga (spostamento del mutuo presso un altro istituto a costo zero);
2. la Rinegoziazione del mutuo presso il proprio Istituto di credito.


Concentrandoci sull’opzione della Surroga (nel caso in cui dopo aver interpellato la propria banca sulla rinegoziazione si abbia esito non soddisfacente), oggi ci sono casi in cui è possibile stipulare un mutuo con un Tan (Tasso annuo nominale, composto dallo Spread deciso dalla banca + l'indice Euribor per i mutui a tasso variabile o l'indice Eurirs per il tasso fisso) del 2,01% a tasso variabile e del 3,7% a tasso fisso.

Proponiamo qualche esempio numerico:


1. Chi ha stipulato un mutuo di 100 mila euro a tasso fisso nel 2002 al 6,35% e al quale, a fronte di una rata di 737 pagata per 12 anni restano oggi da restituire circa 70 mila euro, passando al tasso variabile abbatterebbe la rata di 227 euro al mese con una durata aumentata di 2 anni.


2. Stipulando un mutuo a tasso fisso nel 2002 a 30 anni al 6,75% (tasso fisso migliore del momento per questa durata) con un rata di 649 euro e oggi ha ancora 17 anni di mutuo da pagare può surrogare a tasso variabile facendo scendere il tasso fino al 2,01% portando la rata a 522 euro con un nuovo mutuo di 15 anni. In questo caso otterrebbe un doppio effetto positivo:
1) abbattimento della rata; 2) abbattimento della durata del mutuo!


Prospettive per il futuro : è vero che nel 2015 la Gran Bretagna e gli Stati Uniti potrebbero iniziare a rialzare i tassi, ma è anche vero che al momento una prospettiva in questa direzione nell'Eurozona pare ancora lontana perché le aspettative di inflazione nell'area, nel medio lungo-termine, restano al momento decisamente basse. Dinanzi a queste ipotesi potrebbe essere più rischioso continuare a scommettere sul tasso fisso che non sul - certo più aleatorio - tasso variabile, il quale ci protegge maggiormente dalla deflazione.

A cura di Studio CLARUS